21 febbraio 2016
Oggi, una qualificata rappresentanza del 28’ reggimento in missione in Libano, ha partecipato a un evento sportivo, una mini-maratona, organizzato dai vertici militari libanesi. La corsa si è svolta nella suggestiva cornice della cittadina costiera di Byblos, a nord di Beirut, importante centro turistico del paese e città dalla storia millenaria. La gara ha preso il via dall’interno della caserma della marina libanese, ha attraversato la città e vedere il traguardo in una piazza cittadina antistante ai giardini pubblici.
L’evento ha avuto un grande impatto sui media libanesi in quanto promosso dall’International Military Sports Council (CISM)
Alla partenza sembrava la solita corsa: i desiderosi di arrivare prima tutti davanti, quelli con meno aspettative, un po dietro. Dopo circa un chilometro, mi sono accorto di avere accanto un ragazzo libanese con la voglia di comunicare. Capito che ero italiano, ha cercato in tutti i modi di fare quattro chiacchiere, malgrado il fiato servisse per lo sforzo. Mi ha raccontato la sua vita, il suo fratello che ‘traffica’ nel commercio di auto di grossa cilindrata a Milano e suo padre che invece lavora a Sidney, in Australia. Quando gli ho chiesto di accelerare, mi ha pregato di non farlo facendomi capire a gesti e aiutandosi con qualche parola in inglese e in tedesco, di essere ancora convalescente per aver subito una operazione per l’asportazione dei calcoli.
Abbiamo percorso i 5 km in circa 25 minuti. Abbiamo tagliato il traguardo insieme; prima di lasciarci, ricordo di avergli detto: ragazzo, ti auguro di vivere una vita bella perchè sei ancora tanto giovane; e questo dipende molto da quello che scegli di fare adesso, dalla strada che prendi e dalle persone che incontri sul tuo cammino. Aveva appena 20 anni e non ricordo piu’ il suo nome.
Ripensandoci, correre ne è valsa la pena perchè non ho corso solo. Una piccola cosa, è vero, quasi insignificante, come insignificante era stato, durante la corsa, sapere se era Shiita o Sunnita, se Maronita o Cattolico.
1 Mar Gaetano TUORO